Notte fonda.

E’ notte fonda
srotolo lenzuola di candido lino
piango e prego, prego e piango;
scroscio di disperate lacrime le perle del mio rosario
sospiro con ansia il tuo rientro
infettata di putrida lebbrosa gelosia
mordo con rabbia il cuscino soffocandone l’urlo;
panico che consuma le mie labbra lasciando solo gli occhi
roteanti nel cercare disperata le orme lasciate sull’asfalto.
Con palpebre schiuse mi aggrappo affamata al tuo dolcissimo sussurro.
Eccoti in punta di piedi carezzarmi il viso spegnendo con un bacio tutte la mia bollente possessività.
Amore mio, come ti amo io, nessuno mai ti amerà, perché sigillato nel nostro DNA.-