Drin…driiinn…driiiinnn.

Oggi ostento posso? Come in tutte le famiglie che si rispetti c’è sempre una pecora nera.
Ebbene si, sono la vostra pecora nera. Oggi ostento. Posso? Finalmente trovo la vasca da bagno…già cominci a fantasticare….andiamo avanti e almeno una volta facciamo i seri…con tanta schiuma da barba, ma cosa scrivo? Colpa tua e del tuo sorriso malizioso , vedi che combini?
Schiuma da bagno e con tante candele accese, una fragranza che si espande tutt’intorno.
Ecco mi immergo…il mio dolce piedino da cenerentola (n°46).
Più che cenerentola mi sa di Anastasia.
Inzomma ragazzi …immergo il mio tallone d’Achille, va bene cosi? Allora avete presente cosa significhi essere comodamente distesi in vasca da bagno?
Come scrive una mia conoscente in un suo racconto:
“Immersa, …………………………………………in attesa della preda”. “Sentivo il calore del mio corpo avvolto dal profumo, dalla schiuma, dall’acqua che riempiva la vasca”.
Mi sono immersa tutta quanta, anche la testa. Chiudo gli occhi e via sotto.
Ebbene, a quest’ora profonda della notte, con tutte le mie fantasie.
Veramente sono le 10.00 antimeridiane.
Ok!
Driin…
Suona il campanello. Suona, suona tanto figurati se esco adesso dalla vasca da bagno..se vengo ad aprirti!
Driiiiiinnnnnnnnnn…
Giuro che se sei un venditore ambulante ti fulmino all’istante.
Driiiinnnnnn…Drinnnn…
Mi cercate per cortesia uno scaricatore di porto? Per favore? Si, perché qui ci vuole un’arte sublime per dire una parolaccia.
Driiiinnnnnn….Drinnnn…
Esco dall’acqua, cerco l’asciugamano e mi affaccio alla finestra!
E se fuori c’è Giovanotti?
“Affacciati alla finestra amore mio”!

  • Scusi abita qui il Signor Tal dei Tali?
  • Chi?
  • Abita qui il signor Tal dei Tali?
  • No, qui non c’è nessun Tal dei Tali.
  • Veramente…
  • Ha sbagliato.
  • Eppure, l’indirizzo è…
    Mi tolgo la schiuma dagli occhi e chi vedo? No, deve essere l’effetto dei psicofarmaci. Ma cavolo quello che ho davanti, veramente sotto…si insomma l’avete capito dove lui sta! E’ uno scrittore famoso, ha scritto e pubblicato…mamma mia… tanti ma tanti libri da far schifo…questa è una mia considerazione. Nella mia libreria ci sono molti dei suoi libri che ho letto con parecchio entusiasmo. Cavolo, aspetta che scendo, mamma mia ma perché mi hai fatta così brutta???
  • Aspetti, per cortesia ha un elenco telefonico?
  • Si, ora le apro. Entri pure!
    Indosso veloce una tuta e lo faccio entrare. Qui viene il bello ragazzi!
  • Ma lei è il signor…
  • Si, sono io.
  • Ne è sicuro? Non è che un sosia e si fa passare per lui?
  • Sto cercando il Signor Lancillotto. Vorrei consegnarli l’ultimo mio libro.
    Lo faccio accomodare in cucina e gli chiedo se vuole un bicchiere di vino oppure un caffe.
    Lui mi guarda e sorride…perché sorride?!
  • La trovo molto bella, vederla conciata così, mi sta dando uno spunto per un nuovo racconto, posso?
    Prende una matita e un piccolo Block Notes e scrive.
    Cosa cavolo scrive?!
    Quando sono uscita dall’acqua piena di schiuma, non mi sono accorta che ce l’avevo tutta quanta in testa e mi stava colando dolcemente sulla nuca.
    Lui molto delicatamente cerca di rimuoverla con il suo fazzoletto, dandomi così un aspetto un po’ meno singolare. Lo faccio accomodare in salotto e vado in cucina. Su di un vassoio di acciaio, metto un bicchiere e una bottiglia di vino rosso, intanto metto sul gas anche la moka. Mi raggiunge in cucina e si siede. Appoggio sul tavolo le chiccherette decorate con fiori e oro che da troppo tempo fanno bella mostra di se nella credenza della cucina, la zuccheriera e la brocchetta per il latte e un piattino con dei biscotti. Mentre beve, mi parla del suo ultimo libro. Frettolosamente vado a prendere gli altri e glieli porto, deve sapere che sono una sua fans.- Iniziamo a parlare, io sempre avvolta nel mia larga tuta color rosa, con assoluta indifferenza prendo una biro e rompo il cartone della pasta Barilla e inizio a fargli delle domande. Lui risponde a tutte le domande anzi inizia a raccontarmi un po’ della sua infanzia….fra una risata e l’altra, il tempo intanto passa.
  • Sinceramente odio le interviste…lei ha un modo molto singolare…mi piace, continui pure.
  • Mai bevuto un caffè così buono e buoni anche i biscotti, pur il vino, grazie. Ora devo andare perché nel pomeriggio ho un appuntamento proprio con un giornalista, ma prima vado a pranzo da questo mio amico.-

Nell’aria il suo profumo irrompe giù per le scale mentre è già salito nella sua macchina, così me ne torno nella mia vasca da bagno “immersa”…..a sognare.

Sul tavolo della cucina il suo libro con tanto di dedica.